End of the second mission

Sono le 4 di mattina. Il Muezzin sta richiamando la preghiera del mattino. Sembra di essere a Damasco, Amman, Il Cairo. Se chiudo gli occhi. Stasera l'università di Pristina sembrava una navicella spaziale atterrata nel bel mezzo della città in un'atmosfera del tutto surreale. Al chiaro di Luna. All'ombra della chiesa ortodossa voluta da Milosevic e rimasta incompiuta giusto prima della guerra del 1999.

Spazio sospeso nel tempo.

Ultimo giorno di missione. La stanchezza si fa sentire. Qui mi sento un po' più a casa, mi sembra di essermi ambientato anche se quando tornerò a luglio alcune persone saranno già partite. La casa non l'ho trovata ma in qualche modo ci si arrangerà. Ora vado a dormire. Domani lungo viaggio, la partita dell'Italia me la perdo perchè starò tra Budapest e Roma. Tra meno di 24 ore dormirò nel mio letto napoletano, non mi dispiace affatto. Ma un po' mi dispiace lasciare Pristina ora.

Poco male, tra 15 giorni siamo di nuovo qui.