Wild eyed boy from a freecloud (Memories from the Balkans 2006)

Friday, May 19, 2006

Friday Groove in Pristina


Oggi giornata tranquilla, di assestamento dopo tutte le avventure di questa settimana... mattina al ministero, pomeriggio all'OSCE. Stasera abbiamo visto un po' la vita notturna di Pristina. Ancora commenti sulla presenza internazionale e lunga conversazione sul concetto di nazione davanti un bicchiere di birra locale (che si chiama Peja e viene da Peja - che poi è Pec, la città dove stanno i militari italiani).

Ma non vi ho raccontato quello che ci è successo ieri.
Tornando dal ristorante abbiamo preso un taxi e ad un certo punto siamo finiti in quello che sembrava il cortile di un palazzo in rovina e a un certo punto Gloria a annunciato "It finally happened, they kidnapped us" (finalmente è successo di hanno rapito). Ed in realtà ci sono stati 30 secondi in cui io ho sbiancato guardando la strada, il sorriso beffardo dell'autista, le ragazze che dietro si impanicavano e l'autista perfettamente intenzionato a entrare in quello che a tutti gli effetti sembrava un garage sconquassato. Momento topico. tutto scuro. nemmeno un anima. un'altra auto che ci segue dietro. Il suo complice. Pensiamo tutti telepaticamente la stessa cosa. Io ho le mani in tasca sul telefonico che in ufficio ci hanno dato per la missione. Penso già a come fare per telefonare senza dare nell'occhio. L'auto svolta a destra. Ecco il momento è giunto. Poi con nostro sommo respiro di sollievo collettivo ci accorgiamo che era solo una scorciatoia.

minchia!


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