Wild eyed boy from a freecloud (Memories from the Balkans 2006)

Wednesday, May 24, 2006

Mitrovica mon amour (Zubin Potok follows)

Oggi è stata una giornata memorabile. Ieri sera ricevo il comunicato sulla sicurezza a Mitrovica Nord per la procedura di autorizzazione a passare dall'altra parte del ponte e come vi ho copiato nello scorso post ci dicono che dobbiamo recarci presso l'ufficio delle Nazioni Unite per testare il collegamento radio prima di passare il ponte. altrimenti non c'è autorizzazione (status di sicurezza BLACK). alle 8.30 del mattino appena alzato ricevo una telefonata dalla Banca per dirmi che non mi autorizzano ad andare nella zona Nord per motivi di sicurezza. Non so cosa sia successo ma ovviamente non mi azzardo a contestare la decisione. Non solo perchè insomma sulla sicurezza non si scherza ma anche perchè sono le 8.30 del mattino e sto fondamentalmente ancora dormendo. Alle 9.30 finalmente ci vengono a prendere con la macchina del ministero. Una Golf abbastanza malandata degli anni Ottanta. Vi tralascio l'avventura con la Polizia locale perchè vi distoglierebbe dalla storia della sicurezza e dell'Onu. Incontriamo il nostro contatto UNMIK che viene con noi. Non posso per motivi di privacy dirvi il nome della persona. Ma riuesce a convincere il nostro ufficio che non ci sono problemi di sicurezza e quindi possiamo passare a Mitrovica Nord senza problemi una volta passati con la sicurezza dell'Onu sul luogo. Arriviamo a Mitrovica all'ufficio dell'ONU e lì assistiamo a una scena che per me ha del surreale e che vi fa capire il grado di burocratizzazione che questa organizzazione è giunta ad avere. Prima di tutto dopo aver passato il controllo con passaporti e carte di identità ci chiedono le radio. Siamo tre e ne abbiamo solo una. Il nostro contatto ONU và nel panico e comincia a chiamare vari uffici per passare dall'altra parte del ponte senza la radio. Io e la mia collega stiamo insieme e dichiariamo di avere una radio in comune della banca. Prepariamo il formulario. La radio sembra funzionare. In tutto questo io non so come funziona e in caso di emergenza come fare a chiamare l'ONU. Dopo tutta la trafila burocratica il funzionario mi dice che non ho bisogno di sapere come funziona tanto non al userò! come? cosa? alla fine me lo faccio spiegare per una questione di principio perchè non è possibile una tale burocraticità e attenzione alla sicurezza e poi lasciare che le cose finiscano a "tarallucci e vino" ;-)


By the way vi dico brevemente che la ragione di tutta questa odissea Kafkiana è che Mitrovica (Nord) è una delle zone più calde del Kosovo in questo momento. Come vi avevo accennato la scorsa volta il ponte divide nord e sud e allo stesso tempo albanesi da serbi. La cosa paradoss
ale è che attraversando il ponte è come passare da uno stato a un altro. A sud è Kosovo (quasi indipendente) a Nord persino le targhe delle macchine sono della provincia Jugoslava di Kosovska-Mitrovica. Tutto o quasi ti fa pensare di stare nella ormai defunta (proprio pochi giorni fa con il referendum in Montenegro) Federazione Jugoslava. Ma in compenso tutto sembra tranquillo se non per il fatto che la settimana scorsa un paio di serbi sono stati uccisi dagli albanesi. Le due sponde del fiume non hanno una divisione che fa pensare al muro di Berlino o a Nicosia a Cipro. Ma in realtà questa è una vera e propria città divisa. e questo è davvero impressionante. Spero di tornare regolarmente qui per poter raccontarvi più cose.

Ad ogni modo ci sarebbero un sacco di altre cose da raccontare. Per esempio il pranzo a Zubin Potok, nel Nord una piccola città completamente serba che sembra di stare nella ex-
Jugoslavia con il sindaco e un ragazzo che cerca di costruire un centro giovanile. Oppure dovrei raccontarvi del tentativo di entrare con il nostro contatto ONU nello shop del quartier generale dell'UNMIK che però si è rivelato un fiasco per via dell'orario e di una sorveglianza molto vigile. Infine la serata da Ginger, il famoso bar di cui vi raccontavo l'altro giorno. Degna conclusione di questa prima missione a Pristina. Domani sarò a Skopje. Non avrò il wireless connection e riprenderò il Blog a giugno quando tornerò in Kosovo.

è stata un'esperienza abbastanza eclatante. Forse perchè era la prima missione ma spero di poter riuscire ad aggiornarvi nello stesso modo anche per il resto dei mesi che starò qui. Questo paese è veramente un posto surreale. Ma le persone che ho incontrato sono veramente speciali.

Good Night... and Good Luck!

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