Wild eyed boy from a freecloud (Memories from the Balkans 2006)

Wednesday, August 02, 2006

odissea balcanica


Dalla Grecia fino al Kosovo con la coppa dell’olio bucata. Una avventura incredibile che per fortuna non si è tramutata in qualcosa di peggio. Fin dalla frontiera macedone l’auto avrebbe potuto abbandonarci e per fortuna non lo ha fatto. Tutti stanchi siamo arrivati alle 3 della mattina a Pristina. Ma ne è valsa la pena. La penisola calcidica (Halkidiki) è bella. Porto Kofu una piccola laguna blu/verde. Noi l’abbiamo percorsa con il sottomarino giallo, che era una canoa della NOVA prodotta in Italia e che ci ha portato sulla spiaggia dei gabbiani. Una spiaggia abitata solo da gabbiani che sono scappati quando io sono emerso dalle acque come il mostro di Loch Ness. Potrei anche parlarvi dei tanti personaggi incontrati. Makis il proprietario della taverna, l’architetto sessantenne con la moglie ventenne (incinta) proprietario della moto d’acqua che Pietro ha aggiustato, il Gelataio di Marmaras, faccendiere italiano di cui meglio non esplorare la storia, il Boss di Bram, venuto dal Belgio, Bram (detto Abramo, Brian, Tin Tin) che ci ha portato con la sua macchina scassata fino a destinazione e ritorno… e poi Poseidon, Morpheus, il Monte Athos, Kudra, Alobar e Pan!


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